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Nuovi tagli alle emissioni di gas serra: l’accordo del Consiglio e del Parlamento europeo sulla progressiva eliminazione di gas fluorurati e ODS

06/10/2023

L’Europarlamento e il Consiglio hanno recentemente raggiunto un accordo politico provvisorio che stabilisce norme rafforzate volte alla progressiva eliminazione delle emissioni nell’atmosfera di gas a effetto serra (GHG) derivati da gas fluorurati e dalle sostanze che riducono lo strato di ozono (ODS).

I gas fluorurati e le ODS, ancorché poco conosciuti, presentano invece importanti implicazioni climatiche, in quanto sono gas a effetto serra artificiali molto potenti e dotati di un’elevata pericolosità per il riscaldamento globale. Inoltre, gli stessi rappresentano circa il 2,5 % delle emissioni di gas serra dell’Unione europea.

Pertanto, tra i principali obiettivi dell’accordo vi è quello di accelerare la transizione verso la neutralità climatica dell’Unione europea, attraverso la riduzione al minimo della produzione di idrofluorocarburi (HFC) entro il 2036 e la completa eliminazione del loro consumo entro il 2050.

È stato, inoltre, posto un divieto di immissione sul mercato di prodotti e apparecchiature contenenti HFC per diverse categorie (frigoriferi domestici, refrigeratori, ecc.), facendo sì che i gas fluorurati vengano utilizzati solo nelle nuove apparecchiature per cui non sono disponibili adeguate alternative.

Per quanto riguarda, invece, le ODS (ozone-depleting substances), l’accordo ne ha espressamente vietato l’utilizzo, prevedendo limitate esenzioni, tra cui l’ipotesi in cui questi vengono adoperati – comunque nel rispetto di condizioni rigorose – come materia prima per la produzione di altre sostanze.

Si tratta di una forte spinta per le imprese europee e, più in generale, per il mercato ad investire nell’adozione di possibili soluzioni alternative che favoriscano il contenimento della temperatura globale e contribuiscano, così, a realizzare gli obiettivi climatici sia a livello UE che a livello globale.   

Si attende, ora, la presentazione dell’accordo al Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea (Coreper) e alla commissione ambientale del Parlamento per l’approvazione del testo definitivo della legislazione.

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