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L’​intelligenza artificiale al “servizio” dell’inclusione

23/06/2022

Il 27 giugno, ospitato dall’Università Bocconi di Milano si terrà, organizzato dall’associazione Edge, un workshop dal titolo “Fairness in Artificial Intelligence“. Il network, che quest’anno festeggia il decennale della sua nascita, come sottolineato nella home page del sito, “si pone l’obiettivo di contribuire alla crescita personale e professionale tramite lo scambio di di esperienze, un gruppo consapevole di persone LGBTI+ e alleati, una forza propositiva per il miglioramento della società civile italiana.”

L’iniziativa, la prima nel nostro Paese per quanto ci risulta, rappresenterà un’occasione per far condividere la visione prospettica di numerose/i esperte ed esperti, nell’ambito del diritto, della psicologia dell’informatica, con un approccio multidisciplinare che possa valorizzare il contributo dei numerosi ospiti per la ricerca di soluzioni che possano assicurare, in particolare alle nuove generazioni, una società più inclusiva grazie ad una governance etica degli algoritmi che favorisca l’interazione tra umani e macchine.

Le sfide etiche che possono nascere dall’utilizzo dell’ Intelligenza artificiale sono già da tempo oggetto di dibattito nel panorama internazionale e, anche nel nostro Paese sono sempre più frequenti le tavole rotonde in cui si cerca di fissare dei principi etici condivisi. Lo sviluppo di queste tecnologie può portare indiscutibili miglioramenti in numerosi settori, ma al tempo stesso non bisogna sottovalutare i numerosi rischi che potranno essere contenuti soltanto attraverso piattaforme, valori etici e norme condivise. Il tema etico è proprio il punto di partenza del workshop, perchè l’Associazione si pone l’obiettivo di fornire il suo contributo per cercare di contrastare le discriminazioni nei confronti della comunità LGBT+.

L’obiettivo del workshop diventa quindi quello di riportare al centro l’essere umano che sta progettando la “macchina“, con i propri bisogni e i propri obiettivi, personali, sociali ed etici. “Se l’algoritmo segue logiche proprie, scoprendo e riproducendo relazioni tra i dati che l’essere umano non riesce a comprendere sino in fondo, è possibile che riaffiorino discriminazioni nuove e vecchie, amplificate o più difficili da intercettare, così contraddicendo il naturale auspicio che le nuove tecnologie contribuiscano in ogni ambito al progresso effettivo delle nostre società. ” Così si legge nel programma del workshop. Sono stati coinvolte e coinvolti oltre venti esperte ed esperti di diversi ambiti del mondo accademico, esponenti del mondo delle istituzioni e delle imprese il cui contributo sarà fondamentale per tracciare un percorso condiviso. Il programma della giornata prevede al mattino l’intervento del costituzionalista Oreste Pollicino e, a seguire, quello dell’esperto di  computer science Symeon Papadopoulos, cui seguirà un panel di discussione. Nel pomeriggio interverranno specialisti degli algoritmi di intelligenza artificiale (teoria della causalità e discrimination modeling; sessismo e omofobia nell’elaborazione di immagini e nel natural language processing; modelli di quantificazione della discriminazione).

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