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Ecodesign per prodotti sostenibili: la Commissione Europea definisce i requisiti

06/12/2023

Il 30 marzo 2022, la Commissione Europea ha presentato una proposta di regolamento per stabilire un quadro generale per la definizione dei requisiti di ecodesign per prodotti sostenibili e per abrogare le attuali norme che si concentrano solo sui prodotti correlati all’energia. Le regole revisionate, parte di un pacchetto sull’ economia circolare, si applicherebbero a quasi tutti i prodotti sul mercato interno.

Ieri, 4 Dicembre 2023, il Parlamento e il Consiglio Europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla revisione del quadro cosiddetto Ecodesign dell’UE per prodotti più sostenibili, che mira a rendere i prodotti più durevoli e affidabili, più facili da riutilizzare, aggiornare, riparare e riciclare, nonché a utilizzare meno risorse.

Le nuove regole si concentrano su questi aspetti:

  1. Prodotti prioritari

I negoziatori hanno concordato che la Commissione dovrebbe dare priorità a una serie di gruppi di prodotti nel suo primo working plan, il quale dovrebbe essere adottato entro nove mesi dall’entrata in vigore della nuova legislazione. Questi prodotti prioritari includono ferro, acciaio, alluminio, tessuti (in particolare abbigliamento e calzature), mobili, pneumatici, detergenti, vernici, lubrificanti e prodotti chimici.

  1. Consumatori più informati

I passaporti digitali dei prodotti contenenti informazioni accurate e aggiornate consentiranno ai consumatori di effettuare scelte d’acquisto informate. Secondo il testo concordato,  la Commissione gestirà un portale web pubblico che permetterà ai consumatori di cercare e confrontare le informazioni incluse in questi passaporti.

  1. Segnalazione e divieto di distruzione dei prodotti invenduti

Gli operatori economici che distruggono merci invendute sarebbero obbligati, secondo queste nuove regole, a segnalare annualmente le quantità di prodotti scartati e le relative ragioni. In particolare, si è concordato di vietare la distruzione di abbigliamento invenduto, accessori e calzature.  Il tempo massimo per l’applicazione di questo divieto è di due anni dopo l’entrata in vigore della legge (sei anni per le piccole e medie imprese).

Dopo il completamento del lavoro a livello tecnico, Parlamento e Consiglio devono approvare formalmente l’accordo prima che possa entrare in vigore.

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